Gli aspiratori industriali sono molto diversi da quelli domestici. Dimensioni, potenza, elementi filtranti e maggiore capacità di accumulo sono solo alcune delle differenze che rendono un aspiratore indispensabile nell’ambiente industriale.
Per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, va innanzitutto considerato l’uso che se ne vuole fare, sporadico o continuo, il luogo dove lo si vuole utilizzare e il materiale che si intende aspirare. Questi elementi consentono di comprendere di quale filtro e capacità debba essere dotato un aspiratore perfetto per le proprie esigenze.
L’uso continuo, per esempio, richiede una testata motore trifase, in grado di funzionare 24 ore su 24 senza richiedere manutenzione. Se, al contrario, l’utilizzo è sporadico è sufficiente optare per aspiratori bifase con testina bypass eventualmente con più motori per aumentare la portata di aspirazione.
A influire sulla scelta è anche il posto di lavoro: in presenza di agenti aggressivi è opportuno utilizzare materiali resistenti all’abrasione. Su terreni sconnessi è indispensabile optare per una soluzione fissata a parete o a pavimento e tubo di aspirazione più lungo. In ambienti a rischio esplosione occorre avere dispositivi ATEX. In ambiente medicale o a rischio biologico, sistemi di elevata protezione per l’operatore con filtri HEPA.
Aspiratori professionali: bifase o trifase?
La scelta di un aspiratore professionale bifase o trifase deve tenere conto di diversi parametri:
- La durata di utilizzo. Se l’apparecchio deve restare in funzione più di 3 ore a ciclo continuo, è preferibile orientare la scelta su un aspirapolvere trifase. La curva di carico è inoltre più stabile nel tempo su un trifase rispetto al bifase. Gli aspiratori industriali trifase hanno, infatti, prestazioni di gran lunga più stabili. I bifase, d’altra parte, sono più versatili e generalmente posseggono una maggiore portata di aspirazione rispetto ai trifase che, per brevi utilizzi, risultano però comunque i più interessanti
- Il flusso d’aria. Questo parametro è collegato al materiale da aspirare. Se il materiale è leggero, il flusso d’aria potrà avere potenza moderata e, dunque, sarà sufficiente anche un aspiratore bifase. Se, al contrario, l’aspiratore funzionerà per rimuovere materiali più pesanti o accumuli, avrà bisogno di più motori. In generale, maggiore è il numero di motori, più l’aspiratore sarà in grado di adattarsi alle reali esigenze.
Scegliere in base all’alimentazione
L’alimentazione di un aspiratore industriale può essere a cavo o a batteria. Gli aspiratori a cavo possono essere utilizzati in tutti i tipi di aziende e cantieri. Ma se non si vuole dipendere dalla lunghezza del tubo, gli aspiratori a batteria costituiscono un buon compromesso. Tuttavia, è sempre consigliabile possedere batterie di riserva, che sono, tra l’altro, facili da sostituire. Gli aspiratori a batteria consentono un enorme risparmio di tempo e un aumento di efficienza, soprattutto in siti di grandi dimensioni dove è difficile trovare una fonte di alimentazione. La versione a batteria esiste per la maggior parte dei dispositivi professionali.
Più dell’alimentazione, è importante invece guardare alla potenza utile di un aspiratore: si esprime in watt (W), esattamente come la potenza elettrica, ma a differenza di questa, rappresenta l’energia convertita in potenza di aspirazione dal motore. La potenza è, in un certo senso, il rapporto tra la depressione e il flusso d’aria dell’aspiratore. Il rapporto ideale tra depressione e portata d’aria d’aria è 40 kPA / 40 dm3/s.
Valutare la portata d’aria
La portata d’aria è il volume d’aria che il vuoto assorbe ogni secondo. Può essere espresso in L/s o in dm3/s: entrambe le misurazioni si equivalgono. Più duro è il pavimento, maggiore dovrà essere la portata d’aria affinché l’aspiratore industriale aspiri efficacemente i detriti nel giro di pochi passaggi: da 36 dm3/s per pavimenti lisci a oltre 40 dm3/s per pavimenti duri come piastrelle o parquet.
Depressione degli aspiratori, perché tenerla in considerazione
La depressione corrisponde alla capacità dell’aspiratore professionale di sollevare e aspirare la polvere. È espressa in kiloPascal (kPa) e dipende dal motore dell’apparecchio. Una volta in funzione, il motore dell’aspiratore diminuisce la pressione all’interno del dispositivo, facilitando l’ingresso dell’aria dall’esterno dove la pressione è maggiore. Insomma, maggiore è la depressione, maggiore sarà anche la capacità di aspirazione dell’aspirapolvere.
Per pulire tappeti, ad esempio, occorrerà un apparecchio dotato di una depressione significativa, ovvero pari almeno a 40 kPa, in modo da estrarre facilmente la polvere depositata tra i fili. Per un terreno liscio, invece, è sufficiente una depressione compresa tra 20 e 35 kPa.
Aspiratori industriali per polveri e liquidi: chiedi una consulenza
L’aspiratore perfetto per tutti non esiste: esistono invece apparecchi più o meno adatti alle esigenze della propria azienda. Orientarsi, vista la grande offerta di prodotti in commercio, non è facile e spesso il fai-da-te comporta perdite di tempo ed inutili esborsi di denaro. La scelta migliore è, dunque, quella di rivolgersi ai professionisti. Trovare un buon compromesso non significa necessariamente rinunciare alla qualità.
La fornitura delle aziende con soluzioni personalizzate è da sempre la priorità di Man.Tra Chimica. Chiedete consiglio ai nostri esperti: stabilite con loro le esigenze aziendali e scegliete insieme l’aspiratore industriale per polveri e/o liquidi perfetto.