Avrai sicuramente sentito parlare del Recovery Fund e del Piano Nazionale Transizione 4.0, che prevede tutta una serie di incentivi per chi investe in innovazione sostenibile, ricerca, sviluppo e formazione. Probabilmente, se sei titolare di una PMI e sei in procinto di acquistare un macchinario per la pulizia professionale sarai anche a conoscenza della possibilità di poter usufruire di agevolazioni fiscali sui finanziamenti. Vediamo qui di fare un piccolo riepilogo e chiarire eventuali dubbi sul bonus industria per il cleaning.
Piano Industria 4.0: i benefici per le macchine di pulizia industriale
La nuova legge di bilancio ha esteso fino al 31 dicembre 2022 la validità del già esistente credito d’imposta sui beni strumentali, che va a sostituire il vecchio “super ammortamento”: in pratica, tutte le aziende ubicate nel territorio dello Stato che investono in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, possono recuperare il 40% delle spese sostenute come credito d’imposta.
Relativamente al settore del cleaning, pulizia professionale e industriale, il credito d’imposta rappresenta un’opportunità per tutti coloro che desiderano aggiornare e ampliare il proprio parco macchine:
- lavasciuga pavimenti, lavamoquette e lavatappezzerie
- idropulitrici, ad acqua e ad osmosi
- spazzatrici manuali e motorizzate
- aspiratori professionali e industriali
- macchine e generatori di vapore
- generatori di calore, riscaldatori elettrici e raffrescatori evaporativi
- impianti di nebulizzazione
sono tutti beni strumentali ammissibili all’ammortamento.
I requisiti per accedere al credito d’imposta
TEMPI E MODALITÀ D’ACQUISTO
La possibilità di accedere all’agevolazione è valida per tutti gli acquisti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022 a condizione che entro il 31/12/22 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo totale. Sono ammessi solo i macchinari acquistati, sia direttamente che in leasing finanziario, ma NON quelli noleggiati, anche se a lungo termine.
REQUISITI TECNICI (5+2)
Le attrezzature devono avere tutti i requisiti tecnici richiesti dal Piano di transizione:
- controllo del mezzo in CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller)
- interconnessione con i sistemi informatici di fabbrica e scambio di informazioni
- integrazione automatizzata con il sistema
- interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive
- rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro
(più 2 tra i seguenti)
- sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto
- monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro
- integrazione tra macchina e simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo
Infine, la macchina deve essere utilizzata nel workflow aziendale (la “sola” predisposizione non è sufficiente).
Come si accede al credito d’imposta
Le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti ai rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato. Per i beni di costo unitario non superiore a 300.000 € è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante. Per usufruirne è necessario che le fatture e/o altri documenti relativi all’acquisto contengano un espresso riferimento alla norma agevolativa.
Per tutti i dettagli e approfondimenti, rimandiamo al sito del Ministero dello Sviluppo Economico.